Gaiole in Chianti in provincia di Siena Toscana
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Toscanabella @ www.toscanabella.com | Marco Gambassi

Comune di Gaiole in Chianti

provincia di Siena

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GAIOLE

Il territorio del comune di Gaiole in Chianti si estende per 128,99 kmq tra i monti del Chianti e le colline dell'alta Val d'Arbia. Ebbe origine nel Medioevo come mercatale dei castelli di Vertine e di Barbischio; divenne sede di comunità con le riforme leopoldine nel 1774. Qualche notizia storica della terra di Gaiole si ha a partire dal 1086 in atti di donazione o di livello per lo più relativi alla vicina "badia di Coltibuono"; ma forse è solo dalla fine del XII secolo che sulla via che dal Valdarno porta nel Chianti inizia a svilupparsi il villaggio di Gaiole come punto di riferimento e di luogo di scambio dei vicini castelli: e come mercato viene ricordata già in un documento del 1215. Con la costituzione, a metà del XIII secolo, della Lega del Chianti da parte di Firenze{Gaiole si affermò come capoluogo di uno dei terzieri (gli altri erano Castellina e Radda), rappresentando dalla metà del Quattrocento fino alla conquista fiorentina del territorio senese una base militare di rilievo per Firenze. Nel territorio di Gaiole rimangono imponenti castelli di origine molto antica: Brolio, possesso dei Firidolfi - Ricasoli fin dal XII secolo, completamente ricostruito nel 1564; Montegrossoli, conquistato da Firenze nel 1172, luogo ambito per la sua posizione strategica sul crinale tra Valdarno e Chianti, del quale restano oggi solo suggestive rovine; Meleto, anch3esso un tempo possesso dei Firidolfi; e inoltre la nota badia di Coltibuono, uno dei più importanti centri "vallombrosani" della regione, fondata nell'XI secolo e divenuta fattoria di proprietà privata nel 1810. Le risorse economiche del territorio erano nel passato legate alle attività agricole e alla commercializzazione dei prodotti agricoli. Il terreno era particolarmente adatto alla viticoltura e all'olivicoltura; alle coltivazioni si affiancavano le distese boschive di castagni e di lecci, proficue queste ultime per l'allevamento suino. Nel Settecento e nell'Ottocento ebbe particolare sviluppo la coltivazione dei gelsi e la filatura della seta e della lana costituì l'unica attività manifatturiera degna di qualche rilievo del territorio. Le attività agricole continuano ancora oggi ad essere la principale fonte di reddito del territorio: vi si coltivano vite, olivo e frumento; dall'uva si ricava un vino pregiato. La trasformazione ha dato vita a uno stabilimento enologi- co nel territorio comunale. Le residue attività industriali riguardano il settore dell'arredamento, delle confezioni e quello estrattivo (cave di pietra), ma si registra anche un movimento pendolare con i centri industriali limitrofi In tempi recenti Gaiole ha cominciato ad affermarsi anche come centro di villeggiatura estiva e di agriturismo. La popolazione totale del territorio comunale raggiunge, nel 1991, le 2.309 unità con una densità di 18 abitanti per kmq. Nel corso dell'Ottocento il numero dei residenti era cresciuto, passando dai 4.149 del 1830 ai 5.134 del 1881 fino a raggiungere i 5.777 del 1936; da questo momento si è manifestata una tendenza alla diminuzione demografica nel territorio, ma il calo più vistoso si è avuto nell'ultimo quarantennio, quando la popolazione si è pressoché dimezzata: nel 1951, infatti, Gaiole contava 5.437 abitanti che scendevano a 3.978 nel 1961, a 2.894 nel 1971 e a 2.577 nel 1981.

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